Comunicazione agli insegnanti

Informazioni sulla distribuzione dei testi scolastici.


Gentili insegnanti, in questi ultimi anni si sente sempre più di frequente lamentare disguidi nelle forniture dei testi scolastici elementari; quello che un tempo era un problema prettamente delle scuole medie e superiori sta purtroppo coinvolgendo anche le elementari.


Per questo ci sembra importante darvi alcune informazioni sul sistema distributivo, in modo tale che possiate aiutarci a porre rimedio alla situazione. Fino a qualche anno fa gli editori fornivano il proprio distributore provinciale del numero di libri che erano stati adottati nella provincia, prevedendo un certo surplus per le situazioni inattese. I librai locali a loro volta si rivolgevano al loro distributore e rifornivano le scuole in una rete di rapporti ordinati e chiari.


Naturalmente se c’era qualche intoppo i librai (o cartolibrai) erano solleciti a farsi tramite con le insegnanti con le quali ci tenevano a mantenere rapporti di fiducia e collaborazione. Negli ultimi anni in questo meccanismo si sono inseriti dei soggetti terzi, i grossisti, i quali hanno tutto il diritto di svolgere il loro lavoro, ma che hanno generato delle perturbazioni nel sistema.


Ecco come funziona oggi. La scuola X ha adottato un certo numero di testi della casa editrice Y. L’amministrazione comunale apre un’asta per gli acquisti, a cui partecipano più ditte che offrono vari tipi di sconto. Spesso a vincere l’asta è un grossista, il quale a volte non risiede nella provincia e che comunque spesso non ha un contatto così immediato con la scuola.


Il grossista chiede i libri al distributore più prossimo che talora non è della provincia in cui c’è la scuola. Capita magari che il distributore in quel momento sia sprovvisto dei testi perché la casa editrice gli ha inviato d’ufficio quelli necessari alla sua provincia. Per cui ci sarà un distributore (quello della provincia della scuola in cui è avvenuta l’adozione) che si ritrova con i libri giacenti in magazzino e un altro (quello che ha ricevuto l’ordine) che non può rifornire la scuola richiedente. Potete immaginate come, in una situazione di telefonate a grandine, qualche caso può rimanere nel dimenticatoio.


Risultato: i libri ci sono in alcuni magazzini dove nessuno li richiede, la casa editrice ne è provvista ma gli alunni non possono studiare perché non sono stati loro consegnati. Poiché da questa situazione è ben difficile uscire in quanto ognuno ha legittimamente diritto a difendere i propri interessi, vogliamo dare un consiglio pratico agli insegnanti.

  1. Se dopo un periodo considerato congruo (una decina di giorni) dall’inizio delle scuole, gli alunni non hanno ancora i libri, telefonate in Comune chiedendo chi ha avuto l’appalto.
  2. Se si tratta di ditta conosciuta e facilmente raggiungibile telefonate chiedendo ragguagli.
  3. Nel caso che non riusciate a raggiungerla (in questo periodo i telefoni sono bollenti) telefonate in casa editrice e mettete al corrente del problema.


Un consiglio pratico: non telefonate tutti alle 10:30 durante la ricreazione, perché fatalmente troverete occupato. A noi, in quanto editori che provengono dalla scuola, dispiace immensamente quando ci telefonano, magari a metà ottobre o oltre, dicendoci che delle scuole non hanno ancora i nostri libri.

Casa Editrice Tredieci