La scuola dell’infanzia italiana ha vissuto nell’ultimo trentennio numerosi e repentini cambiamenti che rispecchiano la società italiana e coinvolgono la condizione dell’infanzia. Tutto ciò significa che la scuola ha assunto un ruolo delicato, importante ma soprattutto basilare per i bambini dai 3 ai 6 anni. Questa è la motivazione che ha spinto quattro insegnanti di scuola dell’infanzia a unire le loro idee ed esperienze professionali raccogliendole e ampliandole in questa guida didattica intitolata: “Dire, fare, creare”.
Dire… le insegnanti potranno proporre ai bambini nuovi percorsi tematici accuratamente spiegati, pensati seguendo i documenti Nazionali (Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2007 e Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012) e soprattutto ricchi di materiali pronti all’uso. Questo vuole essere un segnale attento al lavoro quotidiano delle insegnanti.
Fare…il bambino coinvolto nelle scoperte, potrà intuire le relazioni che uniscono cose e aspetti della realtà, elaborando ipotesi e ampliando il proprio punto di vista in molteplici spazi di confronto e di relazione con il mondo circostante.
Creare…le attività descritte permetteranno ai bambini di essere artisti utilizzando una pluralità di materiali semplici ma efficaci, permettendo di lasciare le proprie tracce e di consolidare la loro molteplice identità: corporea, intellettuale e psicodinamica.
Tutto questo avverrà all’interno di specifici percorsi: Linguistico, Lettura, Logico-Matematico e Scientifico. Ognuno di questi si svilupperà per unità didattiche, in cui le varie abilità motorie, linguistiche, intellettive e percettive saranno costantemente sollecitate attraverso attività semplici ma accattivanti, coinvolgenti e mai banali, tramite filastrocche, storie originali, immagini fantasiose e percorsi motori di largo impatto.
Un’attenzione particolare è rivolta ad un’alfabetizzazione linguistica e matematica non più legata a un apprendimento mnemonico, ma critico e consapevole da parte dei bambini.