La leggenda di san Martino: attività per la classe
L’11 novembre si celebra san Martino di Tours: una celeberrima leggenda legata a questo santo lo dipinge come un soldato generoso che, in una fredda giornata d’autunno, divise il suo mantello con un povero.
Subito dopo, il cielo si rasserenò e tornò per un po’ il sole caldo: da allora si parla della cosiddetta “Estate di san Martino”, ovvero quei pochi giorni miti che illuminano l’autunno prima dell’inverno.
Nel mondo contadino questa data segnava un momento importante: la fine dei lavori nei campi, l’assaggio del vino nuovo, le feste nei villaggi e l’inizio di un nuovo anno agricolo con il rinnovo dei contratti di mezzadria.
Questa ricorrenza può diventare quindi un’occasione per ricordare il valore della gentilezza, della condivisione e della gratitudine verso la natura. Se sei insegnante, ecco quindi una proposta di attività da fare in classe.
Titolo dell’attività: “Il mantello di San Martino e il sole dell’autunno”
Obiettivi didattici
- Comprendere il significato della festa di san Martino nella tradizione contadina.
- Scoprire il fenomeno dell’estate di san Martino.
- Saper collegare elementi storici, naturali e culturali.
- Sviluppare competenze espressive e cooperative.
Durata: 1-2 ore (può essere suddivisa in due momenti: racconto + laboratorio)
Fase 1. Racconto e conversazione guidata
Attività: “C’era una volta san Martino”
- L’insegnante legge o racconta la leggenda di san Martino che divide il mantello con il povero.
- Dopo il racconto, si apre una conversazione:
- Chi era san Martino?
- Cosa significa “fare del bene agli altri”?
- Sapete cos’è l’estate di san Martino?
- Perché nel mondo contadino questa data era così importante?
Spunti di discussione
- L’11 novembre segnava la fine dell’anno agricolo: si concludevano i raccolti e si festeggiava con vino nuovo, castagne e cibo.
- Si stipulavano nuovi contratti agricoli, le famiglie potevano essere costrette a trasferirsi, anche loro malgrado, altrove.
- Si dice che in quei giorni, spesso, il tempo torna mite: è la “piccola estate” prima dell’inverno.
Fonti
- Spezzoni del film L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi.
- La canzone San Martino di Fiorello, tratta dall’omonima poesia di Giosuè Carducci.
Fase 2. Laboratorio creativo
Attività: “L’estate nel cuore dell’autunno”
Materiale: cartoncini colorati, carta velina gialla/rossa, forbici, colla, matite, pennarelli.
- Ogni bambino disegna una scena di campagna in autunno: contadini che raccolgono, foglie gialle, vigneti, castagne, ecc.
- In alto nel cielo, disegnano un grande sole, simbolo dell’estate di san Martino.
- Scrivono una breve frase ispirata a un proverbio o a una citazione:
- “L’estate di san Martino dura tre giorni e un pochino.”
- “San Martin seren, prepara bòsch e fen”.
- “Oca, castagne e vino, tieni tutto per San Martino”.
- “A San Martino, apri la botte e assaggia il vino”.
- “Fare san Martino” (nel senso di traslocare).
- Altre da inventare insieme ai bambini!
Variante: creare un murale collettivo in classe unendo tutti i disegni, intitolato “L’estate di san Martino nel mondo contadino”.
Fase 3. Collegamenti interdisciplinari
- Scienze: osservare e registrare le temperature di questi giorni per verificare se davvero “fa caldo per la stagione”.
- Storia: collocare la festa nel calendario contadino.
- Musica: imparare una canzone popolare di san Martino o recitare una filastrocca tradizionale.
- Italiano: scrivere un breve testo o fumetto “Se fossi san Martino, cosa farei?”.
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