Il solstizio d’inverno spiegato ai bambini

Il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, segna il momento dell’anno in cui l’emisfero boreale terrestre riceve meno ore di luce.

Un antico proverbio sostiene che “Santa Lucia [sarebbe] il giorno più corto che ci sia”: si tratta di una credenza diffusa dovuta probabilmente ai difetti dell’antico calendario giuliano, ma astronomicamente questo primato non spetta al 13 dicembre, festa liturgica di santa Lucia, ma appunto al 21 dicembre.

In questo articolo vogliamo proporre alle insegnanti di scuola primaria alcune attività su questo tema, semplici da preparare e quindi adatte all’ultima settimana di scuola prima della pausa natalizia.
Sono laboratori che uniscono scienza, creatività e meraviglia, per celebrare insieme ai bambini il momento in cui la luce ricomincia lentamente a crescere.

Che cos’è il solstizio d’inverno? Spiegazione a misura di bambino

Il solstizio d’inverno si verifica quando l’inclinazione dell’asse terrestre fa sì che il Sole raggiunga la sua massima distanza angolare al di sotto dell’equatore celeste.
Tradotto in parole più semplici: il Sole appare molto basso nel cielo e le ore di luce sono al minimo. Da questo giorno in poi, però, la luce ricomincia a crescere, un po’ ogni giorno, fino al 21 giugno, ovvero al solstizio d’estate.

Un modo efficace per raccontarlo alla classe è usare l’immagine della Terra “leggermente inclinata”, come se stesse facendo una sorta di “inchino al Sole”. Questo semplice espediente aiuta i bambini a comprendere la ciclicità dei fenomeni naturali.

Attività di scienze: osservare e misurare le ombre

Il solstizio offre un’ottima occasione per allestire un’attività di osservazione scientifica.
Ecco una proposta veloce:

  • Si porta la classe all’aperto in tre momenti della giornata (mattina, mezzogiorno, primo pomeriggio);
  • Ogni bambino posa un oggetto a terra (esempio un piccolo soprammobile o un giocattolo) e traccia con il gesso la lunghezza dell’ombra;
  • Si confrontano le tre misurazioni per scoprire come cambia l’ombra in relazione alla posizione del Sole.

È possibile ripetere l’attività a fine inverno o in primavera, così da notare differenze e attivare ragionamenti più complessi su luce e stagioni.

Attività di italiano: il giorno che aveva sonno

Si può introdurre l’argomento solstizio con un momento di ascolto o lanciando uno spunto di scrittura creativa, raccontando questa breve storia:

“C’era una volta un giorno che aveva tanto sonno.
Era così stanco da avere pochissime ore per brillare…
Ma proprio da quel momento, piano piano, cominciò a svegliarsi: ogni mattina un po’ di più, fino a tornare forte e luminoso.”

Dopo la lettura, si può proporre ai bambini di:

  • trasformare la storia in un breve fumetto;
  • inventare una frase che rappresenti “il ritorno della luce”;
  • scegliere una parola simbolica per il nuovo anno (gioia, coraggio, gentilezza…), magari prendendo spunto dal nostro calendario di Avvento.
Attività creativa: lanterne, collage e mandala di luce

Questa ricorrenza ha una forte valenza spirituale in molte culture nel mondo, le quali celebrano il solstizio con luci, lanterne e decorazioni. Questo può ispirare attività artistiche semplici, del tipo:

  • Lanterne di carta, decorate con motivi geometrici o parole di luce.
  • Collage di ombre, usando carte colorate e sagome disegnate dai bambini stessi.
  • Mandala invernali, lavorando su simmetrie e tonalità fredde, da appendere alle finestre il giorno del solstizio.

Sono attività che richiedono poco materiale e si prestano bene agli ultimi giorni di scuola, quando il clima è più disteso e un po’ di stanchezza si fa sentire.

Competenze attivate

Il lavoro sul solstizio permette quindi di intrecciare:

  • Scienze: osservazione del moto apparente del Sole, ciclicità stagionale.
  • Arte e immagine: uso della luce e delle ombre, composizioni simboliche.
  • Italiano: narrazione, lessico delle emozioni, produzione creativa.
  • Educazione civica: rispetto dei ritmi naturali, consapevolezza dell’ambiente.
Conclusione: un pensiero di luce per il nuovo anno

Il solstizio d’inverno può diventare l’ultimo momento significativo dell’anno solare in classe: un’occasione per fermarsi, osservare il cielo, ascoltare una storia e creare qualcosa che illumini la classe.
Ogni bambino può lasciare un pensiero di luce su un cartoncino: una parola, un desiderio, un impegno per il nuovo anno. Un modo semplice, poetico e inclusivo per salutare l’arrivo delle vacanze e accogliere il lento ritorno della luce.

Se intendi realizzare queste attività in classe e pubblicare qualche foto nei social, ricorda sempre di taggare le nostre pagine e/o usare l’hashtag #tredieci.


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