Alle prese con la nuova valutazione
In questa ultima fase dell’anno scolastico ci si ritrova nuovamente alle prese con la stesura dei giudizi descrittivi, compito non sempre semplice vista la grande varietà di obiettivi da valutare. Casa editrice Tredieci viene in soccorso ai docenti con uno strumento che potrà sostenerli non solo in questa fase finale ma per l’intero anno scolastico. Abbiamo quindi rivolto qualche domanda all’insegnante Agnese Cremona dell’Istituto comprensivo Luigi Stefanini di Treviso, tra gli autori del nuovo volume Strumenti per la nuova valutazione nella scuola primaria. Guida pratica per formulare giudizi per la valutazione in itinere, intermedia e finale.
Buongiorno Agnese! Come è nata l’idea di questo volume sulla valutazione?
Buongiorno! Dopo la pubblicazione delle nuove disposizioni legislative, in seguito all’O.M 172 del 4 dicembre 2020 che tutti noi docenti conosciamo bene, il nostro istituto ha deciso di portare avanti una riflessione sugli strumenti che collegialmente sono stati scelti per seguire le linee guida della nuova riforma e formulare giudizi per la valutazione in itinere, intermedia e finale. Per adeguarci alla normativa, come immagino sia accaduto in diversi altri Istituti, è stato necessario un lungo processo di adeguamento che ha previsto diversi fasi di lavoro che hanno permesso ai docenti di fare chiarezza soprattutto sul fine ultimo della valutazione formativa e sul suo senso più profondo. Il volume Strumenti per la nuova valutazione nella scuola primaria, pubblicato di recente, è il risultato di questo lungo percorso.
Che tipo di percorso avete intrapreso?
Siamo partiti dal nostro Curricolo verticale di Istituto. Era necessario aver chiari gli obiettivi da valutare in termini di conoscenze e abilità e le evidenze da osservare esplicitati dalle Indicazioni nazionali. Gli obiettivi dovevano rispondere a dei precisi criteri: essere significativi e cruciali tra le opzioni della progettazione, pochi, importanti, concreti e osservabili. Abbiamo poi deciso di adottare come prassi in istituto anche una precisa modalità di verifica periodica: quella di rivedere e aggiornare annualmente, sulla base della concreta attività didattica, gli obiettivi e di adattarli alle esigenze di volta in volta emerse. Ci siamo poi attivati per cercare di descrivere in modo condiviso i diversi livelli di apprendimento, con riferimento ai singoli obiettivi raccolti in nuclei tematici: per questo abbiamo realizzato delle rubriche per la valutazione intermedia e finale suddivise sui quattro livelli di apprendimento richiesti per legge (autonomia, tipologia di situazione, risorse mobilitate, continuità), creando giudizi collegati ai singoli obiettivi.
Quali sono i punti di forza del vostro lavoro?
Il primo certamente è stato quello di articolare il lavoro in una dimensione sistemica d’istituto, in cui le scelte non fossero quelle dei singoli docenti o dei team. Inoltre le nostre rubriche di valutazione intermedia e finale, condivise con i genitori, esplicitano in modo chiaro le tappe del percorso di apprendimento dell’alunno e potranno eventualmente un domani divenire un punto di riferimento fondamentale per creare giudizi più personalizzati nella scheda. Abbiamo ritenuto importante offrire ai docenti la possibilità di formulare giudizi personalizzati e rispondenti al reale processo di apprendimento degli alunni. I docenti, quindi, si rifanno alla dimensione collegiale delle griglie, all’interno delle quali possono però muoversi in autonomia, adattando e individualizzando i loro giudizi sulla persona.
Che utilità avranno i docenti nell’utilizzo di questo volume?
Innanzitutto la Guida offre una selezione già pensata e ragionata da tanti insegnanti, degli obiettivi da valutare, attorno ai quali si sviluppa la struttura epistemologica delle varie discipline. Propone una serie di consigli pratici per snellire il lavoro sulla valutazione in istituto. Fornisce modelli e suggerimenti per elaborare i giudizi descrittivi da utilizzare nella valutazione in itinere, intermedia e finale. Essa si propone come il frutto di un’esperienza avviata che ha avuto riscontri positivi nell’attività didattica. Le rubriche di valutazione intermedia e finale, elaborate nella Guida con completezza per tutte le discipline e per i relativi nuclei tematici, si sono rivelate un punto di riferimento fondamentale per una definizione dei livelli condivisa in istituto, e hanno permesso di dare uniformità e omogeneità al processo valutativo. Le rubriche, se condivise con i genitori per offrire loro il modo di consultare nello specifico i giudizi relativi al livello di apprendimento raggiunto dai loro figli, consentono inoltre di evitare lunghi e dispersivi elenchi, che rischiano di disorientare invece che aiutare la comprensione, nel documento di valutazione intermedio e finale. Le griglie di valutazione in itinere possono invece rivelarsi per tutti i docenti un punto di riferimento e di partenza per la valutazione quotidiana, uno strumento a cui attingere per articolare giudizi con grande libertà, in base alle singole esigenze e agli alunni che l’insegnante dovrà valutare. Utilissima infine è anche la funzione che permette di sfogliare la guida sui dispositivi.
Quindi come ultima sintesi, cosa vi sentite di dire ai colleghi che utilizzeranno questa guida?
Abbiamo messo a disposizione il frutto di un immenso lavoro come un esempio di buone pratiche, senza alcuna presunzione di essere stati esaustivi e ineccepibili, ma consapevoli del suo valore esperienziale. Nella pratica didattica quotidiana avere a disposizione uno strumento ben strutturato su tutti gli aspetti della valutazione, consente anche di “liberare” tempi importanti per la progettazione del proprio lavoro e di dare respiro al processo di insegnamento. Speriamo che esso possa risultare utile ad altri Istituti e colleghi.
Grazie Agnese! Potete acquistare Strumenti per la nuova valutazione nella scuola primaria nel nostro shop o rivolgendovi ai nostri concessionari di zona.
Anna Cremona
23 Maggio 2023Ho avuto modo di utilizzare questo strumento concreto e completo oltre che ben articolato.
Valido supporto nell’agire didattico perché nasce dall’esperienza e dal confronto di un gruppo insegnante.