• Per un pugno d’argilla

    Quasi cinquemila anni fa nell’attuale Iraq, tra due grandi fiumi, il Tigri e l’Eufrate, si sviluppava una tra le prime grandi civiltà agricole.
    Anche in questo mondo così antico la gente viveva i problemi che si incontrano ancor oggi: vi erano i ricchi ed i poveri, gli onesti e i delinquenti che cercavano di arricchire imbrogliando, giungendo perfino ad uccidere pur di raggiungere i loro loschi scopi.
    Ebbene, in questo periodo una famiglia benestante, istruita, con forti legami con il re e i suoi funzionari, si trovò immersa in un mare di guai a causa di alcuni imbroglioni che volevano sottrarre loro le ricchezze.
    Incomincia così una vicenda che si snoda tra momenti avvolti nell’angoscia e nella tristezza e altri invece in cui la giustizia sembra finalmente aver ragione. Come nella tela di un ragno la storia si sviluppa attraverso una serie di colpi di scena che tengono il lettore col fiato sospeso.
    Sullo sfondo alcuni eccezionali personaggi, e soprattutto le abitudini, gli ambienti, le storie che caratterizzano questa grande civiltà.
    Una tavoletta d’argilla, ritrovata ai nostri giorni da un soldato che prestava servizio in Iraq, farà da testimone a questa affascinante storia.

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